Chiusura Fase Diocesana
Vite che lasciano una traccia, per sempre
Perché nasce e come si svolge una causa di beatificazione
A volte succede. Ci sono incontri che non possiamo dimenticare. Amici che sono stati più che amici. Che ci hanno aperto al bene, al meglio, quando da soli non avremmo saputo come fare. Amici come Alberto, come Carlo. Chi ha vissuto con loro non ti parla solo al passato, perché l’esperienza di allora è presente oggi nella sua vita. C’è poi chi non li ha conosciuti di persona, ma da una loro lettera, dal racconto di qualcuno, scopre di aver trovato dei compagni, dei modelli. Che ti portano anche verso l’alto, a Dio. E questo rientra in quello che la Chiesa chiama “fama di santità”.
Ma chi è il santo? Per i cristiani la santità è di Dio, Dio Amore che ci è venuto incontro in Gesù per donarci – per lo Spirito – la sua stessa vita. I primi cristiani si chiamavano “santi” tra loro non perché fossero già perfetti – conoscevano bene i loro limiti! – ma perché sentivano che Gesù, il santo, li aveva fatti nuovi, aveva fatto di loro una famiglia santificata, il popolo di Dio.
Questo dono è per tutti, ma certamente in alcuni risplende in modo speciale per il livello dell’impegno personale e della corrispondenza alla volontà di Dio. La loro vita attraversa il tempo, e continua ad ispirare molti. Si guarda a loro come modelli, come compagni di vita, li si prega, perché ci portano a Dio.
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