CARLO GRISOLIA
29 DICEMBRE 1960 - 29 SETTEMBRE 1980
INFANZIA
Carlo Grisolia è nato a Bologna il 29 dicembre 1960 da genitori Alfonso e Clara Ferrando. La sua infanzia è stata segnata da una profonda prova familiare quando, poco dopo la sua nascita, la famiglia ha perso un’altra figlia, Fiorella, a causa di una leucemia all’età di un anno. Questa dolorosa esperienza ha portato suo padre, Alfonso, a trovare conforto nell’ambiente di fede dei Focolari. Sua madre, Clara, una maestra elementare, è entrata in contatto con esponenti del Movimento, che l’hanno accompagnata verso una vita di fede più consapevole.
Carlo è stato battezzato a Bologna l’8 gennaio 1961 e ha ricevuto la Prima Comunione il 5 giugno 1969 nella Parrocchia di Bosco Marengo, dove la famiglia si era trasferita. Successivamente, il 12 giugno 1971, sempre a Bosco Marengo, Carlo ha ricevuto il Sacramento della Cresima. Nel 1973, la famiglia si è trasferita definitivamente a Genova, nella frazione della Canova in Val Bisagno.
ADOLESCENZA
Durante la sua adolescenza, Carlo ha ricevuto un nuovo nome, “VIR,” da Chiara Lubich, a suggerire il percorso che la sua personalità avrebbe dovuto intraprendere verso la maturità spirituale. Carlo era una persona di indole sensibile e poetica, con una particolare attitudine per la musica e la composizione di canzoni che esprimevano la sua forte spiritualità e il desiderio di superare gli orizzonti umani comuni. Lavorando con perseveranza e paziente autodisciplina, ha cercato di superare le sue imperfezioni, timidezze e chiusure, crescendo spiritualmente.
Durante questa fase della sua vita, Carlo non si è limitato a sognare, ma ha messo in pratica la sua fede attraverso azioni concrete. Ha dimostrato un forte impegno ecclesiale e caritativo attraverso la preparazione della “Via Crucis” interparrocchiale e la partecipazione attiva e l’animazione di gruppi di volontariato dedicati all’assistenza delle persone bisognose. Questi gesti concreti non hanno mai compromesso la sua profond spiritualità, ma ne erano un riflesso esterno. Carlo ha manifestato temi mistici nelle sue scritture, suggerendo di essere molto avanzato sulla via della perfezione. Ha scritto sul concetto della “notte oscura” e ha consigliato agli altri di non aspettare, ma di cercare Dio attraverso le loro azioni quotidiane.
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